giovedì, Novembre 21, 2024

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche.

Adoro viaggiare all’interno della mia regione alla scoperta di borghi misteriosi e angoli ancora sconosciuti.
Così lo scorso weekend è stato amore a prima vista con Pietrarubbia, un borgo sospeso tra Marche, Romagna e Toscana.
Il paese deve il suo nome al colore rosso delle sue rocce, pietra rubea, cioè rossa.

Grazie all’evento Grand Tour Musei 2019 che ha unito due eventi internazionali, la Giornata Internazionale dei Musei e la Notte Dei Musei, ho scelto di andare ad esplorare questo borgo attirata da un museo di arte contemporanea.

Non mi sarei aspettata tutta questa meraviglia, non avrei mai pensato di scoprire un vero museo a cielo aperto. Un borgo, o meglio il borgo, che racchiude arte, musica, teatro, natura, storia, enogastronomia e artigianato.

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

Pietrarubbia, un borgo del Montefeltro

A circa due ore di macchina da Ancona, situato tra Macerata Feltria e Carpegna in provincia di Pesaro Urbino, si trova Pietrarubbia, un antico borgo fortificato e protetto nei secoli dall’antico castello.
Qui dove il telefono non prende, immerso nella rigogliosa natura del Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello, ti sentirai un tutt’uno con il paesaggio.

Una volta giunto a Mercato Vecchio, prendi la deviazione a sinistra dove un cartello indica Castello di Pietrarubbia. Percorri l’ultimo pezzo di strada dissestata e quando sulla tua destra comparirà un piccolo parcheggio spegni il motore e lascia la macchina. Prosegui a piedi portando con te la curiosità e quella voglia di scoprire un borgo fatato. Un luogo dove ritrovare equilibrio e recuperare energie.
Pietrarubbia, uno dei più antichi borghi del Montefeltro risalente al Medio Evo, domina la valle del torrente Apsa.

Il flusso di emozioni, l’atmosfera del borgo

Se cerchi la confusione e hai voglia di vedere tante persone non venire qui. Questo posto non fa per te. Lascialo a chi invece vuole andare alla scoperta di qualcosa di emozionante che va oltre il turismo di massa.

Un cartello buttato in terra dal vento,
la natura maestra tutt’intorno,
una valle caratterizzata dai calanchi,

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

i nostri passi silenziosi e curiosi,
tu cuore a cuore nel marsupio ti guardi intorno,

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

i suoni della natura,
l’essere in un posto ai confini del mondo nella mia regione,
un borgo sospeso nel tempo,
sembra non esserci nessuno,
una gatta che miagola,
la Torre del falco che svetta dall’alto,

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

il telefono non prende,
i passi che fiduciosi si fanno più pesanti,
un paese fatto di pietre perfette,
un belvedere da urlo,

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

uno sguardo fugace,
una porta che fa suonare un campanello,
il benvenuto,
una sala apparecchiata con cura e amore per i dettagli,
l’arte contemporanea che entra nella vita di tutti i giorni,
i piatti della tradizione, le ricette “non frullate”,
un maestro della gastronomia, il signor Raffaele, che gode nel vedere Viola assaggiare i suoi piatti,
un camino acceso che rende la sala accogliente,
un Autunno alle porte e una Primavera nel cuore,
un bicchiere di vino rosso e un crostolo,
un piatto di passatelli,
una finestra sul mondo,
una passeggiata per le vie silenziose,
una voce guida, quella di Anacleto, che illustra la storia del borgo e la sua rinascita.

I musei e i luoghi di Pietrarubbia

Questo luogo, famoso per la lavorazione della pietra e del ferro, deve la sua iniziale rinascita all’artista scultore contemporaneo Arnaldo Pomodoro, originario del Montefeltro, che negli anni ’70 decise che questo borgo non si meritava di morire ed essere dimenticato da tutti.

Così dopo aver acquistato degli edifici, con l’aiuto delle istituzioni locali, nel 1990 fondò il Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli), una scuola per artisti e scultori.
Oggi visitare Pietrarubbia significa entrare in un museo a cielo aperto fatto di storia e cultura. Passeggiare per il borgo è sinonimo di bellezza e magia.
Negli antichi edifici recuperati trovano spazio differenti musei che fanno del luogo un pozzo di meraviglia. Mai mi sarei aspettata di trovare così tanto in un piccolo territorio.

– Il museo di arte contemporanea di Pietrarubbia, allestito all’interno del Palazzo Gentilizio proprietà della Fondazione Pomodoro, contiene un intero piano dedicato allo scultore e un altro piano in cui sono conservate opere in metallo degli allievi del centro TAM.

Prima di salire per il Castello di Piatrerubbia, nella frazione Mercato vecchio, una gigantesca opera del Pomodoro ti darà il benvenuto in questa località: l’Obelisco. La nostra guida, il maestro di musica Anacleto, unico abitante di Pietrarubbia, ci ha raccontato che un tempo questo si trovava in vetta al borgo. Qui il vento in certi periodi dell’anno soffia talmente forte che ha fatto fare un bel volo anche all’Obelisco del Pomodoro 😉

– il museo degli strumenti musicali,
– il museo della ceramica dove sono custoditi reperti ceramici rinvenuti nel luogo,
– il museo naturalistico,
– il museo metallurgico medievale, detto anche delle Fornacette, dove puoi ammirare una serie di reperti metallici scoperti durante gli interventi di restauro dell’area,
– la Chiesa di San Silvestro, eretta intorno all’anno Mille, che conserva due importanti opere di Arnaldo Pomodoro. Varca la soglia della chiesetta e lasciati meravigliare da questo luogo ricco di good vibes. Un altare composto da blocchi di marmo e un enorme rosone, un sole fuso in bronzo dorato,

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

– il teatro, sede di concerti e eventi.

Oggi il Castello di Pietrarubbia è un borgo storico, sede di un importante polo museale, fondato da Arnaldo Pomodoro, e della Locanda delle Storie, nata da un’idea del musicista e gastronomo narratore Raffaele De Feo. Il padrone di casa e suo figlio, aiutante prezioso, ti faranno sentire subito a tuo agio grazie alla loro accoglienza e ospitalità … e ai succulenti piatti serviti.

Dove mangiare e dormire a Pietrarubbia

Per completare la tua esperienza al Castello di Pietrarubbia, per sentirti ancora più in sintonia con questo luogo e per avere un quadro d’insieme del borgo, ti suggerisco di fermarti a pranzo qui.
All’interno del Palazzo del Vicariato di origine cinquecentesca si trova infatti l’Osteria dell’Arte. Qui le sapienti mani del maestro Raffaele propongono una cucina storica con ingredienti naturali e di stagione. Il menù è un percorso multisensoriale, una degustazione tematica con piatti ispirati alle opere e alle performance degli artisti che frequentano la Locanda delle Storie.

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

All’interno del Palazzo sono anche presenti 12 camere con travi in legno a vista. Stacca la spina e interrompi i contatti con il mondo per tutto il tempo necessario che servirà al tuo corpo per rigenerarsi e ritrovare equilibrio.

La Locanda è aperta a pranzo e a cena durante tutti i weekend dell’anno.
Inoltre qui è possibile fare la Merenda del Duca! Di che si tratta? Di una pausa di gusto, fatta di pochi cibi di alta qualità, ispirata al Duca di Urbino che scelse il Castello di Pietrarubbia quale base militare a difesa dei suoi territori dal suo nemico il duca Malatesta di Rimini.

Per avere informazioni più precise circa le aperture e gli eventi che vengono organizzati in loco, ecco i contatti:
Castello e Borgo di Pietrarubbia
Via Castello 10 – Pietrarubbia – Montefeltro (PU)
Telefono: 0722 540 666
Email: pietrarubbiacastello@gmail.com

Pietrarubbia, un museo a cielo aperto nelle Marche

Un luogo di fermento continuo dove tanti edifici, come il museo naturalistico, sono ancora in fase di allestimento e dove troveranno spazio corsi musicali, artistici e legati al territorio. Un punto di accoglienza, hub culturale, dove il futuro avrà il gusto della tradizione.

Rilassati e immergiti nella storia del Castello di Pietrarubbia, godi della cucina del territorio e non stancarti mai di meravigliarti.

Sara Boccolini
Sara Boccolinihttps://www.viaggioanimamente.it
Zaino in spalla o bagaglio a mano, prediligo i viaggi slow, green e responsabili. Amo viaggiare con l'Anima e la Mente! Travel Blogger dal 2012, pratico Yoga dal 2015 e dal 2018 sono anche la mamma di Viola.

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