domenica, Febbraio 2, 2025

Il tè delle Azzorre

Il tè delle Azzorre.

E’ passato solo un mese da quando sono partita per le Isole Azzore… e oggi mi ritrovo a sistemare le fotografie del viaggio sorseggiando una tazza di tè in questa giornata estiva dal sapore autunnale.

Ad ogni sorso mi riaffiorano alla mente dei bellissimi ricordi, delle immagini di quel verde brillante delle piantagioni di tè che si perdono a vista con il blu dell’Oceano Atlantico.

Mi piace portare a casa dei souvenir, soprattutto gastronomici o bevande, e il tè che sto bevendo è proprio un regalo che mi sono fatta nell’ultimo viaggio dall’Isola di Sao Miguel nell’arcipelago delle Azzorre.

In una delle tante escursioni fatte nell’isola la più interessante e rilassante è stata senza dubbio alla Fabbrica Cha Gorreana.
Il tè delle Azzorre
Poco distante da Ribeira Grande in una paesino del nord-est si trova l’unica piantagione di tè in tutta l’Europa, strano vero?

Visitare la fabbrica è come tornare indietro di oltre un secolo, precisamente al 1883 data della fondazione dell’azienda per opera della famiglia Cago da Camera, che da cinque generazioni mantiene le tecniche più tradizionali di coltivazione, senza ricorrere a pesticidi, erbicidi e fungicidi.

Insomma tutto altamente biologico!

La visita inizia con la proiezione di un video (con sottotitoli in inglese) dove viene illustrato il processo di raccolta manuale delle foglie di tè e successivamente alla lavorazione e all’essicazione.

Il tipo di tè coltivato è uno solo, ma la differente lavorazione delle foglie determina i vari prodotti:
– il black tea che comprende il Broken Leaf, Pekoe, Orange Pekoe si ottiene tritando delicatamente le foglie essiccate;
– il green tea, lo Hyssan si ottiene invece da una lavorazione più delicata mediante il vapore.
Il tè delle Azzorre
Fra tutti il mio preferito è il Pekoe, che si ottiene con l’utilizzo delle seconde foglie, è meno aromatico e ha un gusto più morbido.

Ho potuto assaggiare i diversi tipi di tè nell’adiacente sala degustazioni, con tavoli in legno, vista strepitosa sulle piantagioni e un bar ben fornito di dolcetti da abbinare al tè.
Il tè delle Azzorre
E’ possibile acquistare, a prezzi convenienti, delle confezioni di tè: un ottimo souvenir da portare alle amiche in Italia!

Si prosegue con il tour della fabbrica, alla scoperta dei macchinari storici ancora in uso, fino a quando non si trova il tesoro nascosto in un angolo: i sacchi di tè pronti per essere imbustati.
Il tè delle Azzorre
Appena fuori dall’edificio, tramite un sentiero segnalato, è possibile passeggiare tra le piantagioni di tè: una bellissima opportunità!

La storia narra che l’introduzione del tè nelle Azzorre è dovuta alla ricerca di coltivazioni alternative durante la crisi dell’arancia del XIX secolo, e che grazie all’arrivo di due cinesi nelle isole, è stato possibile raccogliere ben 10 chili di tè verde, che furono successivamente valutati e considerati ottimi nelle città del continente europeo.

Da quel giorno ad oggi la fabbrica produce circa 40 tonnellate di tè ogni anno, il 75% viene venduto all’interno del Portogallo, il restante viene esportato in America, in Canada e recentemente in Austria e Germania.

Come dice Einstein … dalla crisi possono nascere nuove opportunità, la crisi porta progresso e a volte è la più grande benedizione per le persone e per le nazioni, in questo caso nel 1870 la crisi ha portato una rivoluzione: quella del Cha (traduzione portoghese di tè).

Redazione
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