Angkor la foresta di pietra.
L’immenso sito archeologico nel cuore del vecchio regno Khmer, testimonianza di uno degli imperi più grandi e potenti di tutta l’Asia…
Andare a visitare questi posti è come ripercorrere le orme degli antichi popoli dell’Indocina…
È proprio qui, tra la fitta foresta cambogiana e i vecchi templi di pietra, che storia, natura e culture millenarie si mescolano tra loro creando un luogo ricco di fascino e mistero.
Si dice che l’alba ad Angkor Wat sia uno degli spettacoli più belli ed emozionanti di sempre… in effetti, ti posso confermare che è davvero così.
Man mano che il cielo si schiarisce e si colora di diverse sfumature, le imponenti torri prendono forma e sembrano sempre più grandi.
Tutt’intorno c’è un’atmosfera sacra ed esotica, la brezza fresca del primo mattino ti accarezza il volto, mentre un orizzonte sempre più rosso fuoco diffonde la luce e crea mille riflessi sul lago davanti al tempio.
Bello, vero?
Beh, purtroppo c’è una cosa che rovina tutto il clima magico e incantevole di questo posto: i turisti.
Migliaia e migliaia di turisti, rumoreggianti disturbatori provenienti da ogni angolo del globo… tutti qui, a cercare di fotografare le torri che si specchiano sul laghetto all’alba.
Morale della favola: se vuoi visitare Angkor cercando di coglierne il meglio ed evitando situazioni troppo affollate, avrai bisogno sicuramente di un piano ben preciso. Ecco quindi alcuni consigli utili:
Biglietti
Tutti gli autisti di tuktuk della zona conoscono la biglietteria del sito, quindi non dovresti avere problemi a raggiungerla.
L’intera area archeologica è vastissima, i templi sono centinaia, quindi potresti trascorrere mesi ad esplorare questi luoghi fantastici. Ma il tempo a disposizione per me era poco, inoltre la Cambogia ha anche molti altri posti belli da vedere. Così io ho acquistato il biglietto per 3 giorni (prezzo: 40 dollari americani) e alla fine devo dire di essere rimasto molto soddisfatto.
Ti svelo anche un trucchetto che ti permetterà di guadagnare mezza giornata in più: compra il biglietto dopo le 16:30! In questo modo, appena uscito dalla biglietteria, potrai entrare in qualsiasi tempio dell’area senza che ti venga timbrato, rimanendo al suo interno alcune ore, prima che faccia buio.
Angkor Wat
Questa è proprio l’ora perfetta per entrare ad Angkor Wat, il tempio più grande e meglio conservato di tutto il complesso, perché a fine giornata il clima è più fresco, la luce del tramonto rende la sua pietra più rossa e bella e soprattutto perché la mandria di turisti stanchi se ne sta tornando in hotel.
Percorrendo le stanze e i corridoi del tempio che si sta svuotando, prima di arrivare nel grande cortile centrale puoi incontrare qualche personaggio caratteristico del luogo, come questi giovanissimi monaci…
Anche loro ormai con lo smartphone…
Ci sono decorazioni scolpite su ogni parete…
E le giganti torri centrali ti lasciano senza fiato…
Angkor Wat non è soltanto un tempio buddista, ma è il monumento religioso più grande del mondo e rappresenta il simbolo della Cambogia (la sua sagoma è presente anche sulla bandiera nazionale).
Una volta tramontato il sole, il sito chiude e tu puoi andare a riposare e recuperare le forze per il giorno successivo.
La sveglia è alle 4 del mattino e, dopo una breve tappa di nuovo ad Angkor Wat per vedere l’alba, ti consiglio di andare via di corsa verso il vicino sito di Angkor Thom, per poterlo visitare alle prime luci del giorno, quando ancora è deserto.
Angkor Thom
Dalla splendida Porta Sud si entra nella vecchià città di Angkor Thom, un gigantesco rettangolo circondato da possenti mura. Al suo interno ci sono diversi templi, alcuni dei quali nascosti nella foresta.
Ma l’attrazione più impressionante è sicuramente il tempio Bayon, che si trova al centro del complesso…
Il Bayon è un antico tempio formato da centinaia di grandi volti di pietra (in tutto sono più di 200). Le facce, sempre con la stessa espressione sorridente ed enigmatica, sono quelle di un’antica divinità buddista, che sembra voler controllare ogni angolo di questo posto mistico con il suo sguardo attento.
Infatti, passeggiando tra i cortili interni e tra i lunghi corridoi, hai sempre la sensazione di essere osservato, e, dovunque ti giri, appaiono continuamente questi enormi visi.
Oltre al Bayon, nella vasta area di Angkor Thom ci sono molte altre antiche strutture e sicuramente vale la pena rimanere una giornata per esplorarle tutte.
Unica raccomandazione: se ti ritrovi circondato dalle scimmie (l’intera area ne è piena) cerca di tenerti ben stretti i tuoi oggetti di valore. Potrebbero rubarteli facilmente e fuggire in pochi secondi!
Sulla via per il Ta Prohm
Poco fuori dal perimetro di Angkor Thom, proseguendo verso est, si attraversa un’area meno attrezzata e più selvaggia, con altri siti archeologici, più piccoli ma ugualmente belli. Alcuni di essi sono completamente nascosti dalla giungla e non sono stati restaurati. Per questo motivo conservano ancora il loro fascino autentico, come il tempietto Ta Nei, difficilmente accessibile, con le sue statue ricoperte di muschio e la natura che al suo interno sembra fare da padrona.
Andando ancora in direzione est, dopo aver attraversato altre rovine, si arriva allo straordinario Ta Prohm, un luogo unico al mondo, dove natura e architettura si intrecciano tra loro. Qui puoi vedere alberi centenari che si arrampicano letteralmente sulle rovine di pietra, invadendo con le loro radici prepotentemente tutto ciò che era stato costruito dall’uomo in passato.
Come Angkor Wat, anche il Ta Prohm è un luogo molto frequentato dai turisti, essendo famoso per via della sua bellezza e per via del fatto che è stato lo scenario del film Tomb Raider. Quindi bisognerebbe visitarlo all’alba oppure al tramonto per poterlo ammirare senza troppe seccature.
Verso Nord
La maggior parte dei siti archeologici, come quelli descritti sopra, si trova nei dintorni della città di Siem Reap ma per un giorno vale la pena noleggiare un tuktuk e spingersi verso la Cambogia settentrionale, facendo un giro attraverso campagne e laghi fino ad arrivare al Banteay Srei, un antico tempio induista, con i suoi bei colori e le sue statue di pietra.
Lungo la strada ci sono dei piccoli villaggi dove le contadine producono e vendono lo zucchero di palma, cucinandolo all’interno di questi pentoloni.
Per la via si attraversano continuamente decine e decine di siti archeologici…
Già, per vedere in modo approfondito tutte le antichità che si trovano in questa piccola regione non basterebbe un anno intero, ma se sei ben organizzato, se trovi un buon autista di tuktuk (in bicicletta sarebbe sicuramente più bello ma ci vuole molto più tempo) e se sei disposto ad alzarti prima dell’alba per evitare la folla di turisti, allora riuscirai comunque in pochi giorni a visitare i posti migliori.
Infine dopo una faticosa giornata passata sotto il sole a 40°, prima di andare a riposare in hotel c’è sempre tempo per tornare ad Angkor Wat ad ammirare il tramonto davanti alle grandi torri con una birra gelata!
Buon viaggio!